giovedì 24 aprile 2008


I sindaci revocano il sì a Colasanto


TARANTO - La rappresentanza dei sindaci in seno alla Asl boccia l’operato del direttore generale Domenico Colasanto. I sindaci di Massafra, Mottola e Ginosa, rispettivamente Martino Tamburrano, Giovanni Quero e Luigi Montanaro hanno verbalizzato questa mattina, a chiusura della riunione tenutasi presso la sede Asl, la revoca al parere positivo espresso all’atto della nomina del numero uno dell’Asl di terra ionica. Nomina, lo ricordiamo, che spetta alla Regione. La querelle era esplosa ai primi di aprile quando il sindaco di Mottola, alla notizia del trasferimento dell’anestesista dall’ospedale “Umberto I” al “Pagliari” di Massafra aveva sollevato il polverone. In una conferenza stampa Colasanto aveva dichiarato che si trattava di un servizio che solo temporaneamente era attivo all’Umberto I di Mottola. Ma per il sindaco Quero non è così. A queste polemiche, poi, si è aggiunta, in questi giorni, la scoperta della mancanza, da circa un anno del consulente legale presso il consultorio ospedaliero gestito della Asl. Polemiche su polemiche che hanno trovato riscontro un po’ ovunque. I cinque sindaci della rappresentanza si sono detti, tutti, scontenti di come la sanità ionica è stata gestita. “E’ stata la gestione peggiore dal dopoguerra” commenta il presidente Tamburrano. Per questa ragione adesso stanno formalizzando una richiesta di incontro al presidente della Regione, Nichi Vendola ed all’assessore regionale alla Sanità, Alberto Tedesco affinché si convochi, quanto prima, una riunione alla quale far intervenire i sindaci dei sette Comuni ionici in cui ha sede un ospedale (Mottola, Massafra, Grottaglie, Manduria, Castellaneta, Martina Franca e Taranto) durante la quale il direttore generale Colasanto sarà chiamato a relazionare sul piano della salute e sul piano di riordino ospedaliero. Pianificazioni sulle quali regna ancora il caos. “Non abbiamo ancora gli elementi per poterci esprimere su questi strumenti” osserva il sindaco di Grottaglie, Raffaele Bagnardi. “Si è fatta troppa politica in questa gestione - conclude Tamburrano - è giunto il momento di dire basta e di iniziare a parlare di sanità!”. MARIA DE BARTOLOMEO, Taranto Sera

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