I sindaci revocano il sì a Colasanto
TARANTO
- La rappresentanza dei sindaci in seno alla Asl boccia l’operato del
direttore generale Domenico Colasanto. I sindaci di Massafra, Mottola e
Ginosa, rispettivamente Martino Tamburrano, Giovanni Quero e Luigi
Montanaro hanno verbalizzato questa mattina, a chiusura della riunione
tenutasi presso la sede Asl, la revoca al parere positivo espresso
all’atto della nomina del numero uno dell’Asl di terra ionica. Nomina,
lo ricordiamo, che spetta alla Regione. La querelle era esplosa ai primi
di aprile quando il sindaco di Mottola, alla notizia del trasferimento
dell’anestesista dall’ospedale “Umberto I” al “Pagliari” di Massafra
aveva sollevato il polverone. In una conferenza stampa Colasanto aveva
dichiarato che si trattava di un servizio che solo temporaneamente era
attivo all’Umberto I di Mottola. Ma per il sindaco Quero non è così. A
queste polemiche, poi, si è aggiunta, in questi giorni, la scoperta
della mancanza, da circa un anno del consulente legale presso il
consultorio ospedaliero gestito della Asl. Polemiche su polemiche che
hanno trovato riscontro un po’ ovunque. I cinque sindaci della
rappresentanza si sono detti, tutti, scontenti di come la sanità ionica è
stata gestita. “E’ stata la gestione peggiore dal dopoguerra” commenta
il presidente Tamburrano. Per questa ragione adesso stanno formalizzando
una richiesta di incontro al presidente della Regione, Nichi Vendola ed
all’assessore regionale alla Sanità, Alberto Tedesco affinché si
convochi, quanto prima, una riunione alla quale far intervenire i
sindaci dei sette Comuni ionici in cui ha sede un ospedale (Mottola,
Massafra, Grottaglie, Manduria, Castellaneta, Martina Franca e Taranto)
durante la quale il direttore generale Colasanto sarà chiamato a
relazionare sul piano della salute e sul piano di riordino ospedaliero.
Pianificazioni sulle quali regna ancora il caos. “Non abbiamo ancora gli
elementi per poterci esprimere su questi strumenti” osserva il sindaco
di Grottaglie, Raffaele Bagnardi. “Si è fatta troppa politica in questa
gestione - conclude Tamburrano - è giunto il momento di dire basta e di
iniziare a parlare di sanità!”. MARIA DE BARTOLOMEO, Taranto Sera
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